Edifici energia quasi zero

Edifici energia quasi zero

Introduzione agli edifici nZeb

L’efficienza energetica degli edifici è uno dei temi più rilevanti e strategici che si stiano dibattendo in questi anni in ambito europeo ed internazionale. Quasi il 40% del consumo energetico finale deriva da case, uffici, negozi e altri edifici. La UE si è fatta promotrice di programmi, progetti e direttive, come la 2002/91/CE e la 2010/31/UE sul rendimento energetico degli edifici, la 2006/32/CE sui servizi energetici e la 2012/27/UE sull’efficienza energetica, al fine di mettere in campo strumenti, criteri e soluzioni armonizzate e condivise sul tema specifico dell’incremento dell’efficienza energetica degli edifici, esistenti e nuovi.

PER SAPERNE DI PIÙ
Edifici energia quasi zero
Edifici energia quasi zero

Definizione di un edificio nZeb

Con l’emanazione della direttiva 2010/31/UE (la nuova EPBD – Energy Performance Building Directive), sono stati riformulati e ampliati i contenuti della precedente 2002/91/CE (ormai abrogata dal 1° gennaio 2012) ed è stato introdotto all’ art. 9, il concetto di “energia quasi zero” per gli edifici di nuova costruzione sia pubblici o di uso pubblico che privati (edifici NZEB)

Con tale locuzione si intendono gli edifici ad altissima prestazione energetica che minimizzano i consumi legati al riscaldamento, raffrescamento, ventilazione, illuminazione, produzione di acqua calda sanitaria, utilizzando energia da fonti rinnovabili, elementi passivi di riscaldamento e raffrescamento, sistemi di ombreggiamento e garantendo un’idonea qualità dell’aria interna e un’adeguata illuminazione naturale in accordo con le caratteristiche architettoniche dell’edificio.

Certificati

I pannelli BetonWood per edifici ad energia quasi zero in fibra di legno e cementolegno hanno ottenuto la certificazione di qualità e sostenibilità ambientale. I certificati sono illustrati di seguito:

FSC

Tutta la nostra fibra di legno Fibertherm e la fibra contenuta nei pannelli in cementolegno BetonWood ha ottenuto la certificazione FSC (Forest Stewardship Council) e proviene da foreste controllate nel rispetto delle direttive. La certificazione di Gestione Forestale responsabile assicura che una foresta o una piantagione forestale siano gestite nel rispetto di rigorosi standard ambientali sociali ed economici. Tali standard si basano sui 10 Principi e 70 Criteri (Principles & Criteria, P&C) di gestione forestale responsabile, definiti e mantenuti aggiornati da FSC con la partecipazione di tutte le parti interessate.

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IBU

Institute Bauen und Umwelt e. V. (IBU) è un'associazione di produttori di materiali da costruzione che gestiscono un programma internazionale per dichiarazioni ambientali. IBU è impegnata nell'edilizia sostenibile: le dichiarazioni di prodotto ambientale (Dichiarazioni di prodotto ambientali, EPD in breve) sono utilizzate come base per valutare la dimensione ambientale della sostenibilità, in quanto forniscono informazioni sul contributo di un prodotto da costruzione alla qualità ambientale di un edificio.

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Betonwood per edifici ad energia quasi zero

Chi siamo

BetonWood srl è leader nella fornitura di pannelli in cemetolegno ed altri pannelli ecologici per edifici ad energia quasi zero: fibra di legno, sughero biondo, e sistemi completi per tetti, pareti, solai, pavimenti radianti.

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Concetto base

Raggiungere il livello nZEB

Quali sono le caratteristiche necessarie?

Un edificio nZEB deve essere molto ben isolato, utilizzare al meglio gli apporti solari, minimizzare l'uso degli impianti meccanici e sfruttare la produzione da fonti rinnovabili.

Le tecnologie e le competenze progettuali per progettare e costruire edifici "ad energia quasi zero" sono ormai chiare. Le elenco sinteticamente:

  • 1. Vanno seguiti i principi della progettazione sostenibile e bioclimatica con un approccio integrato tra la compenente architettonica ed ingegneristica. Vanno utilizzati per la progettazione energetica i software di simulazione dinamica
  • 2. L'edificio deve essere compatto e orientato in modo da ottimizzare l'influenza del Sole
  • 3. L'involucro (pareti, solai ed infissi) deve essere molto isolato ed ombreggiato per evitare rispettivamente dispersioni di calore e surriscaldamento
  • 4. Gli impianti devono funzionare a bassa temperatura (caldaie a condensazione e pompe di calore)
  • 5. Vanno installati impianti di produzione di energia a fonti rinnovabili (fotovoltaico e solare termico)
  • 6. I consumi energetici vanno monitorati costantemente

Consumi principali

Chi progetta un edificio deve minimizzare l'incidenza ed il costo di questi consumi:

  • • riscaldamento (in inverno)
  • • raffrescamento (in estate)
  • • produzione di acqua calda sanitaria
  • • energia elettrica necessaria al funzionamento degli elettrodomestici e della illuminazione
  • • ventilazione per ricambio d'aria

In media, considerando il patrimonio edilizio esistente, costruito per la maggior parte senza particolari tecniche di risparmio energetico, il consumo per riscaldamento e acqua calda varia attualmente tra i 200 ed i 400 kWh/mq anno.

Gli edifici nZEB dovrebbero raggiungere un livello molto più basso almeno 30 kWh/mq anno

E' chiaro che la casa ad energia quasi zero deve considerare le stagioni: in inverno dovrà sfruttare al massimo il calore del sole, massimizzare l’accumulo e garantire l’isolamento termico. Per assicurare un clima fresco in estate occorre schermare bene l’edificio, studiare la tecnica di isolamento termico più performante e i sistemi di ombreggiamento.

Il costante monitoraggio dei consumi e l’introduzione di un sistema domotico permettono di raggiungere livelli di efficienza – e consapevolezza anche degli abitanti dell’edificio – molto elevati, integrando l’architettura con l’impiantistica e l’ingegneria.

Requisiti tecnici

Sarà considerato “edificio a energia quasi zero” ogni edificio, sia esso di nuova costruzione o esistente, che risponderà ai seguenti requisiti tecnici:

  • a. tutti i seguenti indici, calcolati secondo i valori dei requisiti minimi vigenti dal 1° gennaio 2019 per gli edifici pubblici e dal 1° gennaio 2021 per tutti gli altri edifici, risultano inferiori ai valori dei corrispondenti indici calcolati per l’edificio di riferimento (edificio virtuale geometricamente equivalente a quello di progetto ma dotato dei parametri energetici e delle caratteristiche termiche minime vigenti):

    • • il coefficiente medio globale di scambio termico per trasmissione per unità di superficie disperdente;
    • • l’area solare equivalente estiva per unità di superficie utile;
    • • l’indice di prestazione energetica per la climatizzazione invernale, l’indice di prestazione termica utile per la climatizzazione estiva, compreso l’eventuale controllo dell’umidità, l’indice di prestazione energetica globale, espresso in energia primaria, sia totale che non rinnovabile;
    • • i rendimenti dell’impianto di climatizzazione invernale, di climatizzazione estiva e di produzione dell’acqua calda sanitaria;
  • b. sono rispettati gli obblighi di integrazione delle fonti rinnovabili nel rispetto dei principi minimi di cui all’Allegato 3, paragrafo 1, lettera c), del decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 28.
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